Nell'impossibilità di modificare le persone che ci circondano, e spesso l'ambiente in cui viviamo, l'unica speranza consiste nel cambiare il proprio sguardo sulle cose, sulle persone e sulle situazioni. Ciascuno è infatti espressione e testimone delle relazioni che ha intessuto nella propria storia personale che si manifestano nei modi con cui la mente legge e interpreta quanto accade intorno: la mente è un'esperienza relazionale.

In questa prospettiva, l'attività professionale è iniziata ancora prima dell'abilitazione clinica quando a seguito del servizio militare nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco si è avviato il Progetto di supporto psicologico al Vigile del Fuoco attraverso il supporto tra pari. Da sempre l'attività clinica è stata così orientata a facilitare il dialogo e il superamento delle esperienze dolorose e difficili.

Nel ruolo di psicologo dello spettacolo durante il programma Wild West (Arizona, USA) l'attività clinicasi è arricchita di uno "studio" tanto particolare quanto difficile che ha potuto funzionare grazie alla flessibilità della personale pratica analitica accompagnata dall'attenzione e dall'autentica curiosità verso la persona e le sue esperienze. Tale approccio è applicato negli interventi nelle scuole, nell'attività presso il Consultorio Familiare fino al Tribunale per i Minorenni di Milano come Giudice Onorario.

La personale metodologia clinica accompagna e sostiene l'ospite nella riorganizzazione della sua storia personale per promuovere il nuovo concepimento di se stesso quale autore piuttosto che attore di copioni altrui. Il timore "catastrofico" di rivisitare ciò su cui ciascuno in-siste, cioè vive come consuetudine, per approdare a quell'e-sistere che getta lo sguardo verso inattese quanto sconosciute risorse e possibilità accompagna il lavoro clinico attraverso occasioni di dialogo non giudicanti, momenti di sofferenza e di grande difficoltà che tuttavia diventano essi stessi materiale clinico almeno quanto i successi e le felici evoluzioni personali. Attraverso questo lavoro di rilettura e di conoscenza emotiva, l'ospite può fare esperienza dello stupore verso gli altri, le situazioni e se stesso accogliendo l'invito alla rinascita di Pablo Neruda per cui  "è per nascere che siamo nati".
 
Attività Clinico-Professionale
  • Attività libero professionale in qualità di psicologo-psicoterapeuta;
  • Nomina a Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Milano;
  • Azienda Sanitaria Locale Città di Milano – Distretto 3 – collaboratore al Centro adozioni;
  • Conduzione di gruppi genitori-insegnanti sulle tematiche educativa a casa e scuola presso la Scuola Materna Pio XII di Cerro al Lambro (Mi);
  • Partecipazione al gruppo di lavoro sul Supporto Psicologico al Vigile del Fuoco in intervento con Decreto 1155/DCF del 28/05/2008;
  • Coordinatore locale espatriato per il progetto L’Università Cattolica per i minori dello Sri Lanka nell’ambito della tematica Sicurezza e Scuola;

Iniziata nel 2003, l’attività clinica ha seguito l’orientamento fenomenologico per cui l’intervento è centrato sull’esperienza (fenomeno) che accade nella stanza d’analisi combinando la ri-flessione con l’intuizione per rielaborare quanto emerge nell’incontro.

La formazione lavora sulla dinamica interna al gruppo con esercitazioni pratiche e successive riflessioni da cui trarre gli approfondimenti oggetto dell’incontro. Le conoscenze dei partecipanti vengono così valorizzate ed incrementate attraverso un lavoro di accompagnamento che facilita l’assimilazione di nuovi contenuti e costruttive esperienze collaborative.

Dott. Davide Scotti, psicologo e psicoterapeuta a Milano